Lavorare nel Management Culturale, un percorso possibile.

Abbiamo già discusso molte volte di quanto l’industria culturale sia in cerca di figure high-skill, figure altamente specializzate nell’ideazione, nella progettazione e nella gestione di eventi culturali, dotate di solide competenze culturali, artistiche, manageriali, giuridiche, utili per operare nell’ambito del management culturale.

Frequentare un master specifico in questi ambiti costituisce un’esperienza determinante per il proprio futuro, che permette di finalizzare le proprie competenze, verso un mercato, quello dell’industria culturale, con buone previsioni di crescita. Un investimento sul proprio futuro, che costa si tempo ed energie, ma che promette l’acquisizione di solidi elementi di competitività utili e spendibili sul mercato.

I dati sull’industria culturale sono confortanti, pensate che secondo “Italia Creativa”, l’industria della cultura e della creatività in Italia vale 47 miliardi di euro, di cui l’86% sono derivanti direttamente da attività legate alla filiera creativa, mentre il restante 14% è legato a ricavi indiretti. Gli occupati del settore sono stati nel 2014 quasi un milione, di questi l’85% in attività economiche dirette dell’industria.

 

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fonte. Italia Creativa

 

In questo contesto ben si inseriscono tutte quelle attività dirette alla formazione di professionisti che sanno trasformare la musica e le arti in un progetto di marketing territoriale legando cultura-territorio-turismo-impresa privata. Professionisti che possono trovare opportunità in ambienti diversi: direzione artistica di teatri, direzione generale di musei e fondazioni culturali pubbliche e private. Professionisti in grado di ideare stagioni lirico-sinfoniche o cameristiche. Professionisti in grado di valutare la fattibilità di un progetto sotto molteplici aspetti (tecnici, manageriali, strategici).